domenica, febbraio 12, 2012

Ghe pensi mi 2.0


Interessante, sintomatica, emblematica l'intervista (si fa per dire, come se il promoter Fazio intervistasse) al ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione Riccardi a Che tempo che fa. Abbiamo ascoltato questa esposizione di buoni sentimenti, buona volontà, spirito e carità cristiana, il colloquio con Fidel Castro, la comunità di Sant'Egidio, il soccorso ai senzatetto della Stazione Termini ecc. Impossibile non essere d'accordo, disumano non sottoscrivere, poi con quella faccia da buono...
Però, come si fa non considerare il lato B? Il buon, caritatevole Riccardi è parte attiva di un governo che, oltre ad avere causato enormi disagi alle masse meno garantite della nazione con una pletora di nuove tasse, aumento dell'età pensionabile, e pochissimi disagi ai ricchi, alle banche, ai padroni, lavora alacremente, con pazienza ma con fermezza, per liberalizzare i licenziamenti. Questo porterà per esempio molte persone di una certa età, qualora venissero licenziate per effetto della nuova normativa (e accadrà, e non sarannno affatto casi isolati), a ridursi in povertà, addirittura in miseria, e a vivere come barboni alla stazione Termini. Ma niente paura. Arriverà il buon Riccardi a soccorrerli, a portare loro "panini, coperte" e ovviamente tanta, tanta carità cristiana.

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